Italia

Quel giorno alle fosse

Quel giorno alle fosseLia con i figli Guido e Sergio nel 1945

La Storia Nell’80° dell’eccidio nazi-fascista delle Fosse Ardeatine rilettura d’un poema-commiato su Pilo Albertelli, protagonista della Resistenza, scritto dalla compagna Lia per i figli e per se stessa

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 23 marzo 2024
Il sentire è quello della perdita e dei corpi. «Ho segni profondi nelle mie carni/ e nel cuore una fiamma mi divora/ e le voci infantili dei figli/ battono come ali leggere», scriveva Lia Albertelli. Quando Lia si rese conto di essere rimasta davvero sola senza il suo compagno, Pilo Albertelli, sentì l’irrefrenabile bisogno di raccontare ai figli come e perché il padre era morto. Da quattro anni andava componendo un lungo racconto in versi fatto di tutti i momenti segreti che l’avevano legata per l’ultima volta a quel 24 marzo, il più doloroso e sanguinoso. Come testimoniare che c’erano...

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