Visioni
Reinas, le laceranti dinamiche di una migrazione quasi forzata
Locarno 77 Dopo la Francia di fine ‘700 la seconda proiezione di piazza Grande ci porta nel Perù dei primi anni Novanta. Tra golpe, guerriglia e inflazione galoppante. Tra i vari film in concorso c’è tempo anche per un premio alla produttrice indipendente Stacey Sher
Una scena da «Reinas» – foto di Diego Romero Suarez Llanos
Locarno 77 Dopo la Francia di fine ‘700 la seconda proiezione di piazza Grande ci porta nel Perù dei primi anni Novanta. Tra golpe, guerriglia e inflazione galoppante. Tra i vari film in concorso c’è tempo anche per un premio alla produttrice indipendente Stacey Sher
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 9 agosto 2024
Antonello CatacchioLOCARNO
Nei festival del cinema si viaggia. Non solo in luoghi diversi, ma anche in altri tempi. Ecco quindi che dopo la Francia di fine ‘700 la seconda proiezione di piazza Grande ci porta in Perù, nei primi anni ’90, quando il paese stava andando alla deriva. Klaudia Reynicke, peruviana d’origine, da tempo cineasta svizzera, firma infatti Reinas, una vicenda famigliare ambientata in quel periodo turbolento con l’inflazione galoppante, Sendero Luminoso sullo sfondo e il golpista Alberto Fujimori a dominare duramente la scena. Ma tutto questo pur determinando la storia dei protagonisti, rimane sullo sfondo dopo un inizio in cui il...