Politica

Renzi e le pari «inopportunità»

Renzi e le pari «inopportunità»

Governo Il premier da Washington prova a schivare lo scandalo: «È solo una telefonata inopportuna, quella misura era sacrosanta». Ma fu respinta da Realacci (Pd) e passò solo grazie a Bosch

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 aprile 2016
Rovesciare il quadro, trasformando la figuraccia torbida in prova di trasparenza. Puntare sulle proprie innegabili doti di imbonitore e sull’asservimento quasi totale dei media per mutare una sconfitta cocente in vittoria almeno sul piano dell’immagine. Questa è la missione di Matteo Renzi a cui va riconosciuto, almeno in questo, un pronunciato talento naturale. Nelle parole del premier da Washington, complice un riferimento fellone al caso della ministra Cancellieri, Federica Guidi passa da ministra pizzicata mentre favoriva il fidanzato in scintillante martire della trasparenza: «Non ha commesso nessun tipo di reato o di illecito ma ha fatto una telefonata inopportuna, e...

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