Lavoro
Rider sfruttati e insicuri. La procura di Milano indaga
Il caso Violate le norme sulla sicurezza e sull’igiene, ipotesi di caporalato digitale in tre casi
La protesta dei ciclofattorini a Milano – Francesco Corradini/ Tamtam
Il caso Violate le norme sulla sicurezza e sull’igiene, ipotesi di caporalato digitale in tre casi
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 20 settembre 2019
Mancato rispetto delle tutele contrattuali, norme igienico-sanitarie carenti nei contenitori che trasportano il cibo, inosservanza della sicurezza sulle strade e nel lavoro, occupazione di lavoratori stranieri irregolari e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. È il fascicolo aperto dalla procura di Milano che, per il momento, procede senza ipotesi di reato e senza indagati contro le piattaforme della consegna di cibo a domicilio attraverso le piattaforme digitali (food delivery) che operano nel capoluogo lombardo. L’INDAGINE, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Maura Ripamonti, è iniziata a luglio e ha riguardato 30 ciclofattorini («rider»), di cui tre sono risultati stranieri non...