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Riders, per tutelarli partiamo dalla Carta dei Diritti

Riders È vero che il tavolo non lo hanno promosso le organizzazioni sindacali confederali (vale analogo ragionamento per le associazioni di rappresentanza delle imprese che solo marginalmente rappresentano le imprese che il Ministro ha chiamato al tavolo), tuttavia merita una riflessione critica il passaggio che tende a svilire il ruolo delle organizzazioni confederali solo perché, si evidenzia nell’articolo, non hanno sostenuto direttamente la lotta dei riders

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 giugno 2018
Ho letto con interesse l’articolo dell’avvocato Alessandro Brunetti (il manifesto 28 giugno), il quale discute della posta in gioco al tavolo di lunedì prossimo promosso dal Ministro Di Maio. Ne condivido in gran parte l’analisi, soprattutto quando spiega le insidie di un tavolo promosso dopo aver fatto circolare una proposta di intervento legislativo, problematica in alcuni suoi aspetti ma che, evidentemente, ha incontrato da subito una forte rigidità da parte del sistema imprenditoriale in ragione della estensione del perimetro della subordinazione a molta parte del lavoro che potremmo definire “finto autonomo” o parasubordinato. Condivido altresì la preoccupazione per un tavolo...

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