Visioni

«Rossosperanza», anni 90: rabbia giovane e relazioni di potere

«Rossosperanza», anni 90: rabbia giovane e relazioni di potereScena da «Rosso speranza» di Annarita Zambrano

Locarno 76 In concorso il secondo lungometraggio di Annarita Zambrano, tra gesti e desideri di vendetta

Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 agosto 2023
C’è un desiderio di ribellione nel cinema italiano? Così dicono almeno i due film scelti dal festival di Locarno per rappresentare l’Italia nella corsa al Pardo d’oro, Patagonia opera prima di Simone Borzelli e Rossosperanza di Annarita Zambrano. Il primo visto nei giorni scorso è l’ esordio nel lungometraggio di un regista giovane che si è fatto notare per i suoi corti e per la regia di I Wanna Be Your Slave, il videoclip dei Måneskin – che echeggia anche nel film.L’on the road di un ventenne naif alla scoperta di sé e del mondo che lascia tutto per seguire...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi