Io, genitori più che novantenni permettendo, ci sarò a Milano, nella speranza che gli obiettivi che tu indichi siano condivisi da tutti i manifestanti.
Tuttavia vorrei fare alcune precisazioni che ritengo importanti, perché di “guardare avanti” senza fare i conti con il passato lo ritengo non solo inaccettabile ma anche nel breve termine controproducente.
Il revisionismo costituzionale ha avuto per ben due volte successo: la prima nel 2001, quando con referendum popolare è stata approvata la riforma del Titolo V, madre della nefasta autonomia differenziata di cui si discute ora, voluta dalle forze del centrosinistra; la seconda nel 2011 o 2012 con la riforma dell’art. 81 concernente le leggi di bilancio e sostanzialmente in contraddizione con quanto imposto dall’art.3, voluta da tutte le forze politiche che sostennero il governo Monti, quindi anche da tutte le forze del centrosinistra, tanto che passò in sordina e con una maggioranza superiore ai 2/3 dei componenti di ciascuna Camera cosicché non si procedette nemmeno al referendum popolare.
Le forze politiche che hanno promosso o anche soltanto subito senza combattere quelle riforme facciano una severa autocritica o evitino di portare la loro bandiera a Milano il 25 aprile.