Visioni
«Showing Up», un Eden astratto chiamato America
Cannes 75 In attesa della cerimonia della Palma d’Oro, il concorso si conclude con il nuovo film di Kelly Reichardt. In un piccolo college sul Pacific Northwest, un’artista sull’orlo di una crisi di nervi
Michelle Williams in una scena di «Showing Up» – foto di Allyson Riggs/Courtesy of A24
Cannes 75 In attesa della cerimonia della Palma d’Oro, il concorso si conclude con il nuovo film di Kelly Reichardt. In un piccolo college sul Pacific Northwest, un’artista sull’orlo di una crisi di nervi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 28 maggio 2022
Giulia D'Agnolo VallanCANNES
Premiata in apertura con la Carrosse d’or, il premio alla carriera della Quinzaine des realisateurs, Kelly Reichardt «chiude» il concorso del festival di quest’anno con Showing up, un film che, a partire dal sottile doppio senso del suo titolo (il gioco di parole è tra to show up, esserci, e show, inteso come mostra d’arte o spettacolo) racchiude in sé, le qualità essenziali del cinema reichardtiano -il minimalismo non pretenzioso, la precisione, l’umorismo leggero, elusivo, l’affilatezza dello sguardo. L’America riattraversata, era il bel titolo della retrospettiva che il Centre Pompidou dedicato l’autunno scorso a questa regista che fin dall’esordio, River...