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Si fa presto a dire congresso e a finire nei gazebo
Politica Giunge così ad una stretta oramai ineludibile uno dei vizi d’origine del Pd: ossia, il fatto che il suo regime interno non è ispirato ai principi della democrazia rappresentativa. È un misto di plebiscitarismo e di feudalizzazione.
In fila ad un gazebo Pd per votare per il segretario – Ansa
Politica Giunge così ad una stretta oramai ineludibile uno dei vizi d’origine del Pd: ossia, il fatto che il suo regime interno non è ispirato ai principi della democrazia rappresentativa. È un misto di plebiscitarismo e di feudalizzazione.
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 4 ottobre 2022
Si va verso il congresso del Pd, ma che tipo di congresso sarà? Si vuole un processo basato su documenti alternativi che si pronuncino sulle questioni del nostro tempo? O si pensa al rito delle cosiddette primarie, alla corsa ai gazebo? Si pensa alla mobilitazione delle cordate, alla retorica schiettamente populista che solitamente ha accompagnato questo momento? Ma, per il Pd, è possibile un vero congresso, come quelli che si facevano un tempo, e che non pare siano stati sostituiti da qualcosa di meglio? È bene ricordare che, nello Statuto del 2008, la parola stessa “congresso” era bandita: “la scelta dell’indirizzo...