Internazionale
Siriani, russi, sudanesi. In Libia la guerra la fanno i mercenari
Nord Africa Da Tripoli a Bengasi, i due rivali fanno sempre più uso di combattenti stranieri, con il conflitto siriano - e i suoi protagonisti - che si sposta sul campo di battaglia libico. Ad approfittare del caso è l'estremismo islamista
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Nord Africa Da Tripoli a Bengasi, i due rivali fanno sempre più uso di combattenti stranieri, con il conflitto siriano - e i suoi protagonisti - che si sposta sul campo di battaglia libico. Ad approfittare del caso è l'estremismo islamista
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 maggio 2020Edizione 26.05.2020
La Libia si sta sempre più riempiendo di mercenari provenienti dalla Siria. I numeri dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdi) sono chiari: la Turchia ha inviato finora nel Paese nordafricano 10.100 combattenti (per lo più islamisti) in sostegno delle forze del Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli contro l’Esercito nazionale libico (Enl) del generale Haftar. A questi si aggiungeranno entro il 10 giugno 3.400 reclute che si stanno addestrando nei campi turchi. Solo nelle ultime 24 ore, a rafforzare Tripoli sono arrivati 500 uomini dalla Siria. Bengasi, dal canto suo, non sta a guardare: l’Osservatorio riferisce di 215...