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Sul lavoro le parole di un profeta che non usa la fede come ammortizzatore sociale
Il libro L’incontro con gli «ultimi» diviene scontro con i «primi», ovvero conflitto con quelle gerarchie socio- economiche che presentano la diseguaglianza come natura. Quanto distante questo magistero sul lavoro dalle chiacchiere moderniste sulla flessibilità che alimenterebbe lo sviluppo e che invece spezza carne e anima delle persone
Bergoglio e gli operai dell'Ilva – LaPresse
Il libro L’incontro con gli «ultimi» diviene scontro con i «primi», ovvero conflitto con quelle gerarchie socio- economiche che presentano la diseguaglianza come natura. Quanto distante questo magistero sul lavoro dalle chiacchiere moderniste sulla flessibilità che alimenterebbe lo sviluppo e che invece spezza carne e anima delle persone
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 5 ottobre 2017
La radicalità evangelica del magistero di Papa Francesco è, in tutta evidenza, il contrario di una deriva integralistica o mistica. E, nel contempo, a differenza da ciò che lamenta l’ala tradizionalista del cattolicesimo, non ha alcuna soggezione verso le seduzioni della secolarizzazione. Le sue parole vanno diritte al cuore delle cose ed esibiscono fastidio per gli eufemismi che spesso le cose le manipolano o le anestetizzano. Quella radicalità coglie la radice dei mali del secolo e non usa la fede come «ammortizzatore sociale». Anzi. Nelle sontuose sale vaticane o nelle polverose periferie del pianeta, la «buona novella» che il pontefice...