Visioni

Sulla terra leggeri, la memoria dell’amore, il corpo del cinema

Sulla terra leggeri, la memoria dell’amore, il corpo del cinemaImmagine dal film «Sulla Terra leggeri» di Sara Fgaier

Locarno 77 L’esordio di Sara Fgaier in concorso, un viaggio intimo nel Novecento e nella grana delle immagini

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 13 agosto 2024
Sulla terra leggeri si apre con qualche riga da Julian Barnes, «Siamo creature destinate al piano orizzontale, a vivere coi piedi per terra, eppure – e perciò – aspiriamo a elevarci». E la dimensione letteraria, non solo per il rimando all’autore e al suo Livelli di vita (Einaudi) attraversa il film, secondo italiano nel concorso locarnese che sin dal titolo suggerisce un movimento narrativo sui bordi delle cose, fra una realtà delle emozioni e quella di un quotidiano che non sempre vi corrisponde, che si fa trama di immagine, luce (le epifanie della fotografia di Alberto Fasulo), spazio, tempo, musica...

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