Visioni
«Tongo Saa», anche senza luce Kinshasa ci guarda
Berlinale 74 Tra i film africani al festival colpisce l'esordio del regista congolese Nelson Makengo, presentato nella sezione Panorama. Gli abitanti della capitale alle prese con la mancanza di elettricità e le inondazioni, cercano la risposta nella religione
Una scena di «Tongo Saa»
Berlinale 74 Tra i film africani al festival colpisce l'esordio del regista congolese Nelson Makengo, presentato nella sezione Panorama. Gli abitanti della capitale alle prese con la mancanza di elettricità e le inondazioni, cercano la risposta nella religione
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 23 febbraio 2024
Lucrezia ErcolaniBERLINO
«Ne vorrei sempre di più». Così aveva detto la presidente della giuria della Berlinale di quest’anno, l’attrice messicana Lupita Nyong’o, a proposito dei film africani presenti al festival. Nyong’o è anche la prima persona di origini africane (nel suo caso, keniote) a ricoprire il ruolo, in 74 anni di festival. Un traguardo storico che ha trovato un riflesso nei numerosi lavori provenienti dal continente, disseminati in tutte le sezioni, con i nuovi film di Abderrahmane Sissako e Mati Diop a fare da «capofila» nel concorso internazionale. TRA GLI ALTRI lavori ha colpito Tongo Saa, titolo internazionale Rising Up at Night,...