Alias
Tour fra le promesse dei padiglioni nazionali
Giardini Dal pensiero di Gandhi per la mostra dell'India alle femministe nere dell'Olanda fino a Mr Stigl, narratore stralunato per la Grecia
Panos Charalambous, «A wild eagle was standing proud», 2018
Giardini Dal pensiero di Gandhi per la mostra dell'India alle femministe nere dell'Olanda fino a Mr Stigl, narratore stralunato per la Grecia
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 maggio 2019
A conferma della folta presenza di artiste, basta scorrere anche solo i nomi dei protagonisti dei padiglioni nazionali. La Francia, per esempio, si affida al viaggio interiore e onirico di Laure Prouvost (Deep see blue surrounding you), l’Inghilterra a Cathy Wilkes, l’Irlanda a Eva Rothschild, mentre per l’Argentina troviamo Mariana Telleria (Il nome di un paese), per l’Australia Angelica Mesiti, in Bosnia Erzegovina arriva Danica Dakic, nella Germania figura Natascha Süder Happelmann, per l’Austria c’è Renate Bertlmann, la Georgia dà mano libera a Anna K.E. (Simulation is simulation), il Pakistan a Naiza Khan. La cineasta e poeta Nujoom Alghanem arriva...