Italia

Tra Auschwitz e Agnone, l’eredità del Porrajmos

Tra Auschwitz e Agnone, l’eredità del PorrajmosLo Zigeunerlager di Auschwitz, aperto il 26 febbraio 1943

Giornata della memoria La «Devastazione» di Rom e Sinti in Germania e in Italia. Una storia quasi sconosciuta a causa dei pregiudizi italiani e per il ritardo con il quale Berlino ha riconosciuto lo sterminio razziale

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 26 gennaio 2015
Per tutta la vita Glazo si è sforzato di immaginare l’inimmaginabile: «Da tanto tempo ho il desiderio di andare a vedere Auschwitz, dove è morto il bisnonno, e le zie, e le cugine… dove è stata sterminata parte della mia famiglia. L’anno che viene ci andrò». Per quest’anno Glazo si accontenta di posare quei suoi occhi, azzurri come il vetro del bicchiere da cui viene il suo nome sinto-tedesco, sulle foto che il più giovane dei suoi figli gli mostra al ritorno del Viaggio della memoria, organizzato dalla Regione Toscana. Come suo figlio, molti dei 650 studenti e insegnanti imbarcati...

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