Italia

Un fil rouge di padre in figlio

Un fil rouge di padre in figlio

Storie Oggi a Milano alla Casa della Memoria, per la decima giornata della «Memoria familiare-figli e nipoti raccontano» l'Aned, l'Associazione degli ex deportati, propone una originale bibliografia di storie personali che si intrecciano con la memoria collettiva legata alla Resistenza

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 29 novembre 2015
Eugenio Iafrate cercava notizie di un suo zio scomparso in Germania, e viene a conoscenza del primo treno di deportati partito dalla stazione Tiburtina di Roma interamente organizzato e gestito da agenti di pubblica sicurezza italiani. Era il 4 gennaio del ’44; il «treno prototipo», l’avrebbero poi chiamato, il modello cui riferirsi per tutti i successivi viaggi della morte dall’Italia liberata a metà verso Dachau, Auschwitz, Mauthausen, l’orrore del castello di Hartheim. Elvira Pajetta voleva raccontare suo padre Giuliano, fratello di Giancarlo, come lui stesso e il suo mondo non le sembrava fossero riusciti a fare, e restituisce alla storia...

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