Installazione dell’artista e scrittrice Gabrielle L’Hirondelle Hill al padiglione Centrale – Foto di Matilde Cenci
Cultura
Un inventario iniziatico per corpi stregati
59/a Biennale d'arte di Venezia «Il latte dei sogni» di Cecilia Alemani fa deragliare l’immaginario verso storie e creature dimenticate, fra miti ancestrali, tecniche millenarie, incontri fra specie e luoghi remoti
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 aprile 2022
Arianna Di GenovaVENEZIA
Se c’è un corpo in preda a un’ossessione da sconfinamento, una brama di spazi non concessi, è sicuramente quello mostruoso, che eccede i suoi limiti ibridandosi per assumere su di sé la sapienza di intere comunità di specie viventi. Messa ai margini da una cultura normalizzante, intimorita dal confronto con l’altro perturbante, quell’anomalia in cerca di una metamorfosi «autorizzata» – dopo lo spillover virale che ci ha detronizzati dall’onnipotenza consegnandoci alla fragilità – esce dai libri di fantascienza e si avvia a colonizzare il nostro tempo, segnalando una possibile direzione, fuori dalla dimensione produttiva e funzionale. A volte, lo fa...