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Una brutta sentenza contro gli operai Fca

Lesa maestà Una brutta sentenza. Anzitutto, per la “continenza” - concetto peraltro caro alla stessa Corte - con cui si mette la mordacchia alla libertà di espressione. Ancora, per la personalizzazione sul diritto individuale dell’amministratore delegato, ovviamente invece simbolo espressivo di una politica aziendale. Infine, per la ritenuta idoneità della espressione del pensiero, non accompagnata da alcun atto di violenza, a evocare uno «scontro sanguinario», tale da travalicare i limiti della «democratica convivenza civile»

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 luglio 2018
È stata depositata il 6 giugno 2018 la sentenza 14527/18 con cui la Cassazione ha accolto il ricorso FCA contro la Corte di appello, che aveva disposto la reintegrazione nel posto di lavoro di cinque operai licenziati per aver inscenato l’impiccagione e il funerale di Marchionne. Il contesto era dato dalla protesta per il suicidio di alcuni lavoratori addebitato a scelte aziendali. Con la pronuncia della Cassazione diventa definitivo il licenziamento degli operai. La Corte di appello aveva accolto il ricorso contro il licenziamento, in specie considerando la rappresentazione scenica, ancorché nella forma di satira particolarmente incisiva, come espressione di...

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