Una candidata l’anticapitalismo necessario
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Una candidata l’anticapitalismo necessario

25 settembre È possibile, dopo l’esito dei regimi del socialismo reale e delle soluzioni rivoluzionarie ad ampio raggio, criticare il capitalismo? L’operazione non solo è possibile, ma è in buona misura necessaria. Perché se il socialismo reale è fallito, non da meno lo è il liberismo reale
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 3 settembre 2022
Marta Lovato, candidata per “Unione Popolare” nel collegio plurinominale di Ferrara-Ravenna-Forlì/Cesena-Rimini, promuove la sua candidatura con gli aggettivi «femminista-ambientalista-anticapitalista». Perché «anticapitalista»? “Come essere anticapitalisti nel XXI secolo” (edizioni Punto Rosso) è il titolo del libro che Erik Olin Wright, sociologo marxista americano deceduto nel 2019, ha dedicato al problema. Secondo Olin Wright, per rispondere correttamente, occorre prendere atto che l’anticapitalismo ha diverse forme: distruggere il capitalismo, smantellare il capitalismo, domare il capitalismo, resistere al capitalismo e sfuggire al capitalismo. La strategia rivoluzionaria (distruggere) consegna nelle mani di una élite le chiavi dell’ingegneria sociale, accoppiando principi di critica radicale con soluzioni...

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