Politica

Una carta d’identità di valori comuni «che Renzi vuol fare saltare»

Una carta d’identità di valori comuni «che Renzi vuol fare saltare»Palazzo Chigi – Reuters

Referendum costituzionale Costituzionalisti e giuristi, una giornata di riflessione sulle ragioni del No. Rodotà: la convivenza è basata sui principi comuni. La riforma è divisiva. E dal 5 dicembre ciascuno potrebbe dire ’la mia Costituzione’». Carlassare: la maggioranza-minoranza pigliatutto? La legge Truffa non si spinse così avanti. Pace: modifica illegittima, eversione costituzionale fatta da un parlamento che doveva dimettersi

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 16 ottobre 2016
La Costituzione è un «terreno comune», il luogo in cui «soggetti diversi si confrontano e trovano le opportunità per la convivenza sulla base di principi comuni». E invece la riforma Renzi-Boschi, «divisiva nel merito e nel metodo con cui è stata votata» «mette a rischio proprio questo terreno comune. Per questo dal 5 dicembre potrà succedere che ciascuno dica ’la mia Costituzione’». L’allarme di Stefano Rodotà è di quelli impegnativi per un giurista. Usa parole pesanti e lo fa davanti e insieme a un plotoncino di giuristi, costituzionalisti, esperti di diritto e filosofi della politica chiamati a Roma, alla sala...

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