Cultura
Una perdita che brucia come un’amputazione della riflessione
Ogni morte è una perdita, è ovvio. Ma talune morti determinano una privazione sul piano della conoscenza, della riflessione personale e dei conseguenti interrogativi, tale da farle percepire come una […]
Ogni morte è una perdita, è ovvio. Ma talune morti determinano una privazione sul piano della conoscenza, della riflessione personale e dei conseguenti interrogativi, tale da farle percepire come una […]
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 8 gennaio 2020
Ogni morte è una perdita, è ovvio. Ma talune morti determinano una privazione sul piano della conoscenza, della riflessione personale e dei conseguenti interrogativi, tale da farle percepire come una improvvisa amputazione. Determinata da quella consuetudine che ti fa accogliere il contributo, scritto, parlato o diffuso anche sui social, di un interlocutore amico e arguto come un suggerimento di riflessione quotidiana, destinata a perpetuarsi sempre. Questo è stato per me, per molti, per i lettori del manifesto e soprattutto per quella comunità che conduce l’esperienza di questo giornale, la morte di Benedetto Vecchi. Il venir meno della selezione dei temi...