Visioni
«Unsane» , l’angoscia di questi tempi precari
Berlinale 68 Il nuovo film di Steven Soderbergh - presentato fuori concorso - protagonista Claire Foy nei panni di una donna rinchiusa contro la sua volontà in un manicomio
Claire Foy in una scena di «Unsane» di Steven Soderbergh
Berlinale 68 Il nuovo film di Steven Soderbergh - presentato fuori concorso - protagonista Claire Foy nei panni di una donna rinchiusa contro la sua volontà in un manicomio
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 febbraio 2018
Cristina PiccinoBERLINO
Lo schema narrativo di partenza è semplice: una giovane donna viene rinchiusa contro la sua volontà in manicomio. Ha chiesto aiuto per l’ansia che la perseguita dopo una terribile esperienza di stalking, l’uomo che la voleva «sua» continua a apparirgli, non riesce a avere rapporti, vede una minaccia in ogni figura maschile. Il medico del centro le chiede di firmare delle carte: una formalità. Ma dopo poco la ragazza si trova spogliata di tutto, telefono, documenti, abiti in uno stanzone con altri fuori di testa: bicchierino con pillole, camicia di forza, iniezioni che stordiscono, medici e infermieri che sembrano nascondere...