Visioni
Verhoeven e il mistero del desiderio
Cannes 69 Il ritorno dopo dieci anni del regista olandese con il noir «Elle», chiude il concorso del festival. Stasera i verdetti della giuria. Isabelle Huppert, manager inflessibile che gestisce tutto con aplomb perfetto, viene aggredita e stuprata da un uomo mascherato. Un film dall'originale registro che mescola i generi
Isabelle Huppert, sotto in un fuori scena con Paul Verhoeven
Cannes 69 Il ritorno dopo dieci anni del regista olandese con il noir «Elle», chiude il concorso del festival. Stasera i verdetti della giuria. Isabelle Huppert, manager inflessibile che gestisce tutto con aplomb perfetto, viene aggredita e stuprata da un uomo mascherato. Un film dall'originale registro che mescola i generi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 maggio 2016
Giulia D'Agnolo VallanCANNES
Catherine Tramell ha trovato il suo match. Quasi venticinque anni dopo Basic Instinct, Paul Verhoeven, ci regala un’erede degna della gelida bionda forse serial killer che, con un lieve movimento delle ginocchia, sedusse per sempre Michael Douglas e il pubblico dei multiplex. Per il suo primo film francese (il produttore di origine tunisina è Said Ben Said, che ha già lavorato con Cronenberg, Polanski, De Palma e sta producendo il prossimo film di Walter Hill) Verhoeven sceglie un temerario, originalissimo, registro che contamina la farsa, il thriller psicologico e l’exploitation. Straordinaria complice del settantasettenne regista olandese è una delle attrici...