Italia

Vogliono consegnare ai giovani un passato «al buio»

Vogliono consegnare ai giovani un passato «al buio»1944, partigiani in Friuli – (ricerca iconografica Danilo De Marco)

Un ministro contro il 25 aprile La tenuta della democrazia è strettamente legata alla condivisione di valori fatti propri nella pluralità delle espressioni dalla stragrande maggioranza della popolazione. Il tentativo di ribaltare questa realtà con la seduzione di una apparente novità, ci riporterebbe indietro di oltre mezzo secolo. Più volte è stata ventilata l’idea di abolire la festa della Liberazione, ma ha sempre prevalso la consapevolezza di quanto è costato il prezzo della libertà

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 aprile 2019
Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica un ministro della Repubblica si dissocia dalla partecipazione alle celebrazioni del 25 Aprile. Non si tratta di una opzione personale, ma il gesto si profila come un vero e proprio atto eversivo che colpisce al cuore uno dei motivi fondanti della nostra Costituzione e del nostro stare insieme come comunità e società civile e politica. Nessuno finora aveva osato mettere in dubbio o in discussione la comunità di valori sintetizzata nella data del 25 Aprile. Da una parte viene da applaudire alla caduta del velo di ipocrisia che poteva coprire l’unanimismo...

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