Italia

“We are not going back”, il canto libero dei migranti di Ventimiglia

“We are not going back”, il canto libero dei migranti di VentimigliaVentimiglia 2015 – Nicola Bertasi

Immigrazione Prosegue nell'indifferenza generale la clamorosa protesta dei profughi africani che dal 9 giugno sono accampati davanti agli scogli sul confine tra Italia e Francia. L'altra sera, con Vauro e la band Tetes de Bois, festa in musica con un ritornello inventato da un profugo di sedici anni. Da domani a domenica tre giorni di iniziative organizzate dai ragazze e dai ragazzi del presidio permanente No Border

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 23 luglio 2015
I migranti sugli scogli sono abbandonati ma non sono soli. Meriterebbero molto di più. Ventimiglia potrebbe diventare la capitale vetrina di questa Europa che non funziona, respinge e uccide. Lo è già ma solo per quei pochi che se ne sono accorti. Quei cinquanta metri di lungomare, tra gli scogli dei Balzi rossi e il confine francese, sarebbero lo scenario perfetto per guardare in faccia quella realtà che la sinistra si limita ad analizzare nei meeting e nelle raffinate analisi del giorno dopo, quando i fatti e le tragedie lasciano sgomenti. La situazione sta precipitando e l’accademia dell’antirazzismo non funziona...

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