Visioni
Zombie o non zombie, storie dal curioso destino sullo schermo illuminato
Cannes 72 Il destino di ogni cineasta è dunque di creare dei non morti. E infine di diventarne uno.
Una scena da «Zombi Child» di Bertrand Bonello
Cannes 72 Il destino di ogni cineasta è dunque di creare dei non morti. E infine di diventarne uno.
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 maggio 2019
I morti non muoiono: il settantaduesimo festival di Cannes ha srotolato il tappeto con un titolo che sa di Trono di spade. È vero che da sempre il cinema è l’arte di esseri né vivi né morti, impressi per sempre come ectoplasmi sulla celluloide. Il destino di ogni cineasta è dunque di creare dei non morti. E infine di diventarne uno. Varda capeggia quest’anno sulla Croisette, non morta e rampante sulla schiena di un operatore, inquadrando dall’alto il mondo fuori campo. Sabato scorso, è diventato non morto un cineasta meno noto ma non meno importante. Jean-Claude Brisseau aveva cominciato a...