Internazionale
Zuckerberg: «I dati degli utenti Facebook non sono totalmente al sicuro»
Facebookgate Il fondatore della piattaforma sostiene che l'indagine sullo scandalo Cambridge Analytica non sarà in grado di individuare tutti i dati usati senza il consenso di oltre 50 milioni di persone. Nella Silicon Valley prosegue la campagna di boicottaggio. Dopo Acton (ex WhatsApp) è il turno di Elon Musk. E anche i Massive Attack sospendono la loro pagina
Mark Zuckerberg (Mr. Facebook)
Facebookgate Il fondatore della piattaforma sostiene che l'indagine sullo scandalo Cambridge Analytica non sarà in grado di individuare tutti i dati usati senza il consenso di oltre 50 milioni di persone. Nella Silicon Valley prosegue la campagna di boicottaggio. Dopo Acton (ex WhatsApp) è il turno di Elon Musk. E anche i Massive Attack sospendono la loro pagina
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 marzo 2018
I dati degli utenti Facebook non possono essere totalmente al sicuro. Lo ha sostenuto il fondatore e Ceo dell’azienda, Mark Zuckerberg in un’intervista al Wall Street Journal. L’indagine promossa dall’azienda dopo lo scandalo associato ai presunti abusi di Cambridge Analytica potrebbe aiutare a identificare e scoraggiare chi agisce contro le sue regole, ma non sarà in grado di rintracciare i dati usati senza il consenso di oltre 50 milioni di persone. Facebook analizzerà decine di migliaia di app che hanno collezionato i dati, lo sforzo potrebbe costare «molti milioni di dollari», ha detto Zuckerberg. «Come ogni misura precauzionale sulla sicurezza,...