Berta Zuckerkandl, 1908, foto di Madame D'Ora
Alias Domenica
Zuckerkandl, ultima salonnièr dell’Austria felix
Da Archinto i ricordi 1892-1937 di Berta Zuckerkandl In una scrittura civettuola e amorevole, che fu bersaglio di Kraus, rivive la Vienna del Moderno, intrisa di cultura ebraica e socialità «antica», e travolta dal nazismo
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 2 luglio 2015
Leggére, amorevoli, pettegole e narcisistiche, le pagine di memorie di Berta Zuckerkandl, scritte con la distanza dell’età e una grande nostalgia dell’Impero, introducono civettuole in uno dei salotti buoni della Vienna del finis Austriae e oltre, tra i personaggi che hanno fatto grande la sonnolenta capitale asburgica:Berta Zuckerkandl è una buona artigiana: ha pubblicato tre libri e un gran numero di articoli per la Wiener Allgemeine Zeitung e il Neue Wiener Journal, ha tradotto dal francese più di cento opere teatrali che hanno avuto la gloria delle scene e l’interesse del pubblico viennese, ma soprattutto è stata l’ultima salonnière del...