Internazionale
Ahmed, Abdel e Solafa. In Egitto non ci sono casi isolati
Il regime Il pervasivo metodo al-Sisi: il carcere per il dissenso palese, l'intenzione del dissenso o la semplice presunzione. Le storie di uno studente a Vienna (ieri sono giunte le accuse ufficiali e 15 giorni di detenzione cautelare), un blogger e una giornalista: stesse accuse e stessa prigionia di Patrick Zaki. Per lui domani l'Italia si mobilita
Ahmed Santawy
Il regime Il pervasivo metodo al-Sisi: il carcere per il dissenso palese, l'intenzione del dissenso o la semplice presunzione. Le storie di uno studente a Vienna (ieri sono giunte le accuse ufficiali e 15 giorni di detenzione cautelare), un blogger e una giornalista: stesse accuse e stessa prigionia di Patrick Zaki. Per lui domani l'Italia si mobilita
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 7 febbraio 2021
Ahmed Santawy, Abdel Rahman Tarek e Solafa Magdy. Uno studente, un blogger e una giornalista che in comune hanno due cose: la prigionia politica e l’essere egiziani al tempo del regime di al-Sisi che vede in figure come queste un rischio alla sicurezza del governo. A decidere chi è una minaccia sono i servizi segreti, organo storicamente capillare in Egitto, che tutto vede e tutto sa (o crede di sapere) e punisce il dissenso palese, l’intenzione del dissenso o semplicemente la sua presunzione. AHMED SANTAWY studia a Vienna, alla Central European University. È tornato a casa dalla famiglia il 23...