Internazionale

Ai cinesi piace Slow Food ma il «problema rurale» resta

Ai cinesi piace Slow Food ma il «problema rurale» restaUno dei mercati biologici di Pechino – Beijing Farmers Market

Cina In Cina 400 delegati da 90 paesi. «Serve l’integrazione tra campagne e contesto urbano». Il nodo è il ritorno alla terra, mentre il biologico è solo per la classe media metropolitana

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 30 settembre 2017
Ieri si è aperto in Cina – a Chengdu nel Sichuan – il settimo congresso mondiale di Slow Food (400 delegati da 90 paesi). Per il fondatore Carlo Petrini «la scelta della Cina ha un alto valore simbolico». IL MOVIMENTO IN CINA, ha proseguito Petrini, «sta muovendo i primi passi» e Slow Food vorrebbe aprire mille villaggi nel paese entro cinque anni, pensando a come fare interagire le comunità cinesi con quelle italiane. Neanche la scelta del luogo che ospita l’evento è casuale: dieci anni fa circa, Chengdu con Chongqing ha lanciato i primi progetti legati alla politica della «nuova...

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