Internazionale
Al-Sisi occultò il rapporto sulla strage di Rabaa
Egitto Nel 2014 una commissione d’inchiesta accusò la polizia egiziana del massacro di mille islamisti nel 2013. Il presidente l’ha fatta sparire. Non fu solo un bagno di sangue, ma il «contratto sociale» fondante del nuovo regime
14 agosto 2013, sostenitori dei Fratelli musulmani in piazza Rabaa Al-Adawiya durante l’aggressione della polizia – Ap/Manu Brabo
Egitto Nel 2014 una commissione d’inchiesta accusò la polizia egiziana del massacro di mille islamisti nel 2013. Il presidente l’ha fatta sparire. Non fu solo un bagno di sangue, ma il «contratto sociale» fondante del nuovo regime
Pubblicato più di un anno faEdizione del 18 agosto 2023
Le forze di sicurezza egiziane in piazza Rabaa hanno sparato munizioni vere in modo casuale ed eccessivo, ignorando deliberatamente le soluzioni pacifiche per risolvere il conflitto e provocando un alto numero di morti, la maggior parte dei quali manifestanti disarmati. Lo dice un rapporto inedito della commissione statale d’inchiesta trapelato questa settimana. La commissione, composta per lo più da giudici, è stata costituita nel dicembre 2013, quattro mesi dopo il più grande massacro nella storia dell’Egitto moderno. Il suo rapporto finale è stato presentato al presidente al-Sisi nel novembre 2014, ma non ha mai visto la luce. Nel decimo anniversario...