Europa

Banlieue e giovani, l’astensione inizia qui

Emmanuel Macron, foto ApEmmanuel Macron vota al seggio di Le Touquet-Paris-Plage, nel nord della Francia – Ap

Francia, elezioni regionali A sorpresa premiati i partiti tradizionali, la sinistra ha la speranza di conquistare due Regioni in più oltre la riconferma nella 5 che già governava, portandole via ai Républicains

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 giugno 2021
Indifferenza, scarso interesse per le Regioni, decentralizzazione non riuscita, effetto Covid, ma anche deficit di democrazia, “scisma” tra cittadini e mondo politico, confusione in un periodo di transizione politico ancora in atto. Il giorno dopo, le spiegazioni sull’astensione – un record della V Repubblica, al 66,7% – si accavallano. È intervenuto anche il primo ministro, Jean Castex: «Far vincere l’astensione è far perdere la democrazia». Tra i più astensionisti, le banlieues e i giovani (più dell’80% di chi ha tra 18 e 30 anni non ha votato, in certi comuni di periferia si è recato alle urne non più del...

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