Alias Domenica
Joris-Karl Huysmans, un olandese affetto da parigismo
Simbolismo francese I giardini del Lussemburgo, l’École Militaire, le tabacchiere, i «riz-pain-sel», le goguettes, i grotteschi «freak show»... Cronache crudeli di Joris-Karl Huysmans in: «Parigi e altri testi», La Vita Felice
Rivière de Bièvre, 1862, da un’acquaforte di Martial Potémont, Parigi, Musée Carnavalet, apparsa in La Bièvre di J.K. Huysmans, 1890
Simbolismo francese I giardini del Lussemburgo, l’École Militaire, le tabacchiere, i «riz-pain-sel», le goguettes, i grotteschi «freak show»... Cronache crudeli di Joris-Karl Huysmans in: «Parigi e altri testi», La Vita Felice
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 3 novembre 2024
Il rapporto di Joris-Karl Huysmans con Parigi è sempre stato ambivalente. Nonostante il padre fosse un affermato pittore di origini fiamminghe che ottenne la naturalizzazione francese nel 1848, anno di nascita dello scrittore, Huysmans trascorse l’infanzia nel quartiere di Saint-Sulpice, immortalato in uno dei suoi libri più avvincenti e controversi, il romanzo Là-bas (1891) che inaugura le vicende di Durtal, protagonista della cosiddetta «trilogia cattolica», comprendente En route (1895), La cathédrale (’98) e L’oblat (1903). L’abitazione del campanaro Carhaix, sodale di Durtal in Là-bas, è situata all’interno del campanile di Saint-Sulpice e adombra la figura celeberrima di Quasimodo in Notre-Dame...