Gustave Singier, «Intérieur blanc à la fenêtre», 1955
Alias Domenica
Benveniste, la parola prende forma
Dai segni al testo Nelle ultime lezioni il grande linguista si distanzia da Saussure portando esempi di lingue pittografiche e ideografiche, che nulla hanno a che fare con il parlato: «Lingua e scrittura», da Neri Pozza
Pubblicato più di un anno faEdizione del 14 maggio 2023
A dispetto della sua natura schiva e della sua tempra di studioso universitario di stampo classico, Émile Benveniste è stato non soltanto un faro degli studi linguistici, ma una figura intellettuale al centro di molte delle appassionate e spesso turbolenti vicende culturali e storiche del Novecento. Specialista dell’antico iranico e in generale delle lingue indoeuropee, ha lasciato studi fondamentali di linguistica storico-comparativa, e ha tradotto il suo interesse per la ricerca etnografica delle lingue amerinde in una più generale attenzione per la dimensione antropologica del linguaggio: insieme a Claude Lévi-Strauss e al geografo Pierre Gourou, fu uno dei tre fondatori,...