Visioni
Cinéma du Réel, tra realtà e attualità c’è l’immagine
Festival I documentari della rassegna parigina tornata in presenza dopo due anni. Le lotte in Guinea-Bissau di «Mangrove school», il Monginevro migrante di «Ceux de la nuit»
Una scena da «Dry ground burning» di Adirley Queirós e Joana Pimenta
Festival I documentari della rassegna parigina tornata in presenza dopo due anni. Le lotte in Guinea-Bissau di «Mangrove school», il Monginevro migrante di «Ceux de la nuit»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 marzo 2022
Cristina PiccinoPARIGI
«Noi siamo con l’Ucraina» accoglie gli ospiti all’entrata di Cinéma du Réel, segno di una «realtà» che necessariamente deflagra nelle immagini. Il festival del documentario parigino diretto da Catherine Bizern si è aperto venerdì scorso, un’edizione questa 44a che vede il ritorno in sala dopo due anni di streaming a causa dei lockdown pandemici – qui in Francia ormai le mascherine sono un ricordo rapidamente svanito, non vi è alcun obbligo, tantomeno nei luoghi della cultura e dello spettacolo e dallo scorso lunedì è decaduto anche quello del Green Pass. CHE POI come molti dicono sia una furbizia elettorale macroniana...