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Contro l’antisemitismo con determinazione, verità e sangue freddo

Un appello, firmato da centinaia di persone, denuncia «un nuovo antisemitismo » in Francia, dopo l’assassinio di Mireille Knoll, che ha fatto seguito ad altri omicidi, undici dal 2006, anno della morte di Ilan Halimi, morto torturato. La tesi dei firmatari - tra cui Nicolas Sarkozy, Manuel Valls, Betrand Delanoë, Eric-Emmanuel Schmidt, Charles Aznavour, Gérard Depardieu - fa discutere. Qui la risposta di Dominique Vidal, saggista e giornalista, che di recente ha pubblicato il saggio «Antisionisme=antisémitisme? Réponse à Emmanuel Macron» (Libertalia)

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 aprile 2018
Condivido con i firmatari dell’ Appello dei 300 una sola convinzione: la lotta contro l’antisemitismo rappresenta un dovere morale e politico di primaria importanza, in una società ancora rosa da tutte le forme di razzismo. Ne dipende l’avvenire della democrazia e quindi della Repubblica francese. Ma non sono d’accordo, né con la loro analisi del fenomeno, né con le loro propose per combatterlo. E a ragione: ignorano completamente le indicazioni che da anni vengono date dalla Commissione nazionale consultiva dei diritti dell’uomo, con la quale tuttavia , lo ricordo, le istituzioni comunitarie ebraiche collaborano strettamente. Il Rapporto sulla lotta contro...

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