Europa

Corsica, trionfo nazionalista

Elezioni territoriali L'alleanza tra autonomisti e indipendentisti sfiora la maggioranza assoluta al primo turno. La sinistra tagliata fuori, per la prima volta dall'82 (ma Mélenchon benedice Simeoni, leader autonomista). La domanda di ampia autonomia, dalla lingua corsa al fisco, passando per la liberazione dei "prigionieri politici"

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 5 dicembre 2017
Vittoria al di là delle previsioni per i nazionalisti, al primo turno delle elezioni in Corsica, per l’elezione del nuovo ente territoriale, che dal 2018 unifica la regione e i due dipartimenti dell’isola. La lista Pé a Corsica, nata dall’accordo tra l’attuale presidente del consiglio esecutivo, Gilles Simeoni (autonomista) e il presidente dell’Assemblea di Corsica, Jean-Guy Talamoni (indipendentista) ha sfiorato la maggioranza assoluta, superando il 45%. Ma l’astensione è stata massiccia: ha votato solo il 52%. Spazzate via le personalità che hanno fatto la politica dell’isola negli ultimi decenni, il panorama cambia volto. Macron già  non si era imposto nell’isola...

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