Internazionale
Cuba, intervista ad Aurelio Alonso: «Senza di lui è diverso, riforme da approfondire»
Cuba Raúl non ha il carisma del fratello. Ma ormai da dieci anni ha le redini del paese e la politica di riforme ha la sua impronta. Ha grandi capacità amministrative. Gran parte dell’economia è controllata dai militari. E la gestione è più efficiente della burocrazia di stato
Il saluto di un ragazzo cubano a Fidel, Santiago di Cuba, 4 dicembre 2016 – Reuters - LaPresse
Cuba Raúl non ha il carisma del fratello. Ma ormai da dieci anni ha le redini del paese e la politica di riforme ha la sua impronta. Ha grandi capacità amministrative. Gran parte dell’economia è controllata dai militari. E la gestione è più efficiente della burocrazia di stato
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 5 dicembre 2016
Roberto LiviL'AVANA
«Cuba dopo Fidel non sarà la stessa. Ma questo non significa che vi saranno cambiamenti socio-economici, e in parte anche politici, al di fuori di quelli già iniziati dalle riforme volute dal presidente Raúl Castro. Penso però che queste riforme dovranno essere accelerate e approfondite». Sociologo, vicedirettore di Casas de las Americas, esponente di spicco di quella parte del movimento marxista cubano agglutinata nella rivista «Pensamiento critico» che, nel 1969-70, ebbe punti di contatto (posizioni critiche di fronte all’Urss) col manifesto, Aurelio Alonso è uno dei più acuti ricercatori e analisti. «Alla vigilia del VII congresso del Pcc – prosegue-...