David Foenkinos, la trama inattesa dell’autofiction
Illustrazione di Gustave Dore (1832-1883) da «Le Journal pour rire», No 96, 1853 /Getty Images
Cultura

David Foenkinos, la trama inattesa dell’autofiction

L'intervista Parla lo scrittore francese che pubblica «La famiglia Martin» per Solferino. Le vicende dei protagonisti si impongono a tal punto da far credere che l’autore le abbia solo messe in fila. «Una donna di 82 anni che perde la memoria è sconvolgente. Un adolescente che non sa cosa diventerà è commovente. In ogni vita c’è un romanzo. La letteratura è ovunque». «È il contrario di Pirandello: la storia avrebbe potuto intitolarsi "Uno scrittore in cerca di personaggi". Lui vorrebbe raccontare persone reali, ma alla fine sono loro a "malmenarlo"»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 marzo 2022
«La scrittura è una forma di tradimento. Diventare scrittori è il destino dei colpevoli. Forse stavo anticipando un momento inevitabile, quello in cui i miei personaggi non avrebbero più sopportato quello che scrivevo di loro. E così mi sono svegliato con in bocca il sapore acido di una premonizione», scrive il narratore de La famiglia Martin (pp. 240, euro 17), spingendo oltre i limiti della verosimiglianza l’identificazione della voce narrante con quella di David Foenkinos – il cui ultimo libro esce in Italia presso Solferino nella traduzione di Sonia Folin. Secondo un tarlo non nuovo alla sua poetica, il romanziere...

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