Europa
Dietro il successo elettorale, come funziona l’organizzazione degli insoumis
Vedo rosso 400mila iscritti sulla piattaforma digitale, 100mila attivisti dei gruppi di azione, un capo, ma soprattutto: il programma. Gli ingranaggi della macchina dall'incontro tra una delegazione italiana e il deputato Gabriel Amard
Mélenchon e i deputati insoumis ad Amfis – Getty Images
Vedo rosso 400mila iscritti sulla piattaforma digitale, 100mila attivisti dei gruppi di azione, un capo, ma soprattutto: il programma. Gli ingranaggi della macchina dall'incontro tra una delegazione italiana e il deputato Gabriel Amard
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 25 agosto 2024
Giansandro MerliINVIATO A CHÂTEAUNEUF-SUR-ISÈRE
«Siamo una scintilla, non un’avanguardia», dice categorico Gabriel Amard. Sta rispondendo alle domande sul funzionamento organizzativo della France Insoumise (Lfi) poste da una delegazione italiana che vuole vederci più chiaro. La sera delle elezioni Jean-Luc Mélenchon, che entra nella stanza di questo incontro ristretto bussando forte e stringendo la mano a tutti, l’aveva detto: «Le sinistre verranno a chiederci da tutta Europa come abbiamo fatto a vincere». È una strana creatura quella degli insoumis, militanti e dirigenti ripetono: «non siamo un partito tradizionale». Potrebbe essere una delle chiavi del minore entusiasmo generato nella sinistra italiana rispetto a esperimenti come Syriza...