Cultura

Dominique Manotti scava nella memoria dell’arabicidio francese

Dominique Manotti scava nella memoria dell’arabicidio franceseLa scrittrice Dominique Manotti

Noir e società Per Sellerio, «Marsiglia ’73», il nuovo romanzo della scrittrice e ex sindacalista. La prima indagine del commissario della polizia giudiziaria Théo Daquin, omosessuale, colto, amante del rugby e del jazz, refrattario al potere e alla gerarchia

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 agosto 2022
Sarà un caso, ma mentre l’estrema destra conosce nuovi exploit – l’affermazione del Rassemblement National di Marine Le Pen ha anticipato di qualche mese quello, annunciato, degli ultimi epigoni del postfascismo italiano -, Dominique Manotti fa riemergere una storia terribile, in grado da sola di mettere in discussione qualsiasi tentativo di sdoganamento, di banalizzazione delle radici intrise d’odio di questa famiglia politica. EX SINDACALISTA, cresciuta nel Sessantotto parigino, docente di Storia economica, Manotti lo fa con il suo stile inconfondibile: quella capacità di restituire voce e dignità ai protagonisti invisibili della società francese che l’ha resa fin dalla seconda metà...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi