Internazionale
L’offerta egiziana ai detenuti: liberi se parlate bene di al-Sisi
Egitto Inchiesta di Mada Masr: promessa la grazia in cambio di buona pubblicità per il regime. Gli Usa minacciano di tagliare gli aiuti al regime. Il Cairo lancia una strategia per i diritti umani, ma manca del tutto la lotta seria all'impunità di Stato
Oltre il muro il carcere di Tora, al Cairo, considerato tra i peggiori d’Egitto – Ap
Egitto Inchiesta di Mada Masr: promessa la grazia in cambio di buona pubblicità per il regime. Gli Usa minacciano di tagliare gli aiuti al regime. Il Cairo lancia una strategia per i diritti umani, ma manca del tutto la lotta seria all'impunità di Stato
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 23 settembre 2021
La nuova frontiera dei diritti umani egiziani è l’accondiscendenza. Non quella paternalistica dell’autorità ma quella rassegnata delle sue vittime: secondo un’inchiesta dell’agenzia indipendente Mada Masr, da un paio di mesi funzionari della Nsa (la temibile National Security) girano per le prigioni di Tora, Minya e Wadi al-Natrun alla caccia di detenuti a cui concedere la grazia in cambio di buona pubblicità. «COSA DIRESTI a un’iniziativa pubblica se il presidente o il ministro degli interni ti chiedessero delle condizioni di vita in prigione?». Questa la domanda posta a centinaia di prigionieri secondo tre avvocati sentiti dall’agenzia in condizione di anonimato. Nel...