Jean Lurchat, «Ritratto di un uomo», 1936
Alias Domenica
Emmanuel Bove, vagabonda vitalità di un collezionista di punti interrogativi
Novecento francese Svogliatamente in bilico tra alienazione e riflessività, il velleitario protagonista delle «Memorie di un uomo particolare» caracolla in una Parigi sbiadita e ostile: da Ventanas, un’opera del ’39, edita postuma
Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 giugno 2023
Alcuni romanzieri sembrano comporre intere pagine al solo scopo di nascondervi – tra le volute di una prosa apparentemente svagata – gli indizi nei quali si annida il senso più intimo della propria opera. La narrativa di Emmanuel Bove – i cui personaggi si raccontano oscillando tra reticenza e dolente delicatezza del tono – propone una coerente poetica del «fuoricampo», nella quale assai poco viene detto circa il contesto e i sommovimenti psichici che attraversano i protagonisti. Succede poi che in alcuni, selezionatissimi passaggi, il narratore si lasci andare a un commento su qualcuno, o a proposito di una vicenda...