Internazionale
Fabbriche in fibrillazione, gli operai egiziani sono tornati
Egitto A dieci anni da piazza Tahrir, stabilimenti in mobilitazione. L'ultimo caso ha scatenato il dibattito e l'azione della sinistra e dei sindacati: presidio permanente nell’acciaieria Iron and Steel, simbolo delle conquiste dei lavoratori. Fiore all'occhiello di Nasser, al-Sisi vuole la dismissione per favorire l'esercito
Il presidio permanente alla Iron and Steel di Helwa
Egitto A dieci anni da piazza Tahrir, stabilimenti in mobilitazione. L'ultimo caso ha scatenato il dibattito e l'azione della sinistra e dei sindacati: presidio permanente nell’acciaieria Iron and Steel, simbolo delle conquiste dei lavoratori. Fiore all'occhiello di Nasser, al-Sisi vuole la dismissione per favorire l'esercito
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 24 gennaio 2021
Da più di un mese, uno dopo l’altro alcuni tra i più importanti poli industriali statali dell’Egitto sono entrati in fibrillazione. E la tensione cresce di giorno in giorno. Prima un grande stabilimento tessile, poi una fabbrica di fertilizzanti e un polo dell’alluminio e infine (almeno per ora) la Iron and Steel di Helwan, la più grande acciaieria del Medio Oriente, hanno iniziato a mobilitarsi contro le liquidazioni annunciate dal governo. Gli occhi del paese in questo momento sono tutti puntati sul distretto metallurgico alla periferia sud del Cairo, dove dopo 67 anni di attività la fabbrica sembra avviata a...