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Fantasie cosmo-teologiche-letterarie di Auguste Blanqui in settanta pagine vorticose

Fantasie cosmo-teologiche-letterarie di Auguste Blanqui in settanta pagine vorticoseOdilon Redon, «Buddha», 1895

Ottocento francese «L’eternità viene dagli astri», nuova traduzione da Adelphi

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 25 febbraio 2024
«Ciò che sto scrivendo in questo momento in una cella del Fort du Taureau l’ho scritto e lo scriverò per l’eternità, su di un tavolo, con una penna, degli abiti addosso»: basterebbe questa frase di Louis-Auguste Blanqui, presa  da L’éternité par les astres, per intuire come un simile libretto di appena settanta pagine abbia potuto affascinare quell’instancabile inventore di universi paralleli che fu Borges; ma anche un rigoroso anatomista della Parigi di Baudelaire come Benjamin: a lui e ai suoi esegeti si deve, probabilmente, la diffusione di questa singolare «ipotesi astronomica» di Blanqui, altrimenti noto per la sua attività di...

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