Alias Domenica
Georges Duhamel, strategie dell’insignificanza tra i miasmi di Les Halles
Scrittori francesi Un uomo spietatamente autoanalitico riserva la sua «Confessione di mezzanotte» a ascoltatori disinteressati, in luoghi modesti o sordidi, incapace di accettare il sentimento dell’assurdo: da Ago edizioni
Georges Duhamel
Scrittori francesi Un uomo spietatamente autoanalitico riserva la sua «Confessione di mezzanotte» a ascoltatori disinteressati, in luoghi modesti o sordidi, incapace di accettare il sentimento dell’assurdo: da Ago edizioni
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 7 gennaio 2024
Un impiegato di infimo livello è al cospetto del grande capo, che, scorbutico, gli chiede di decifrare la grafia illeggibile di un documento: si avvicina, girando dietro la scrivania, e nota l’orecchio sinistro del superiore, un orecchio che non ha nulla di straordinario, ma che lo attrae irresistibilmente con la sua consistenza carnosa. Non riesce a distogliere lo sguardo, fissa con attenzione quasi dolorosa quell’appendice che sente vicina e al tempo stesso profondamente estranea, e che solo ad altri – l’amante del capo, suo figlio – concede il privilegio di lasciarsi sfiorare con naturalezza. Si fa strada nella mente dell’impiegato...