Europa
Da Macron 25 miliardi di tagli alle tasse, ma il deficit vola
Francia Alchimia complicata per conciliare aumento del potere d'acquisto, rallentamento della crescita, tagli alle tasse e protezione sociale. 19 miliardi per le imprese, 6 per le famiglie (in realtà sono 3,5). Il deficit è al 2,8%, ma per il governo è all'1,9% gravato da elementi contingenti (sgravi alle imprese che diventano perenni e debito delle ferrovie)
Emmanuel Macron – Afp
Francia Alchimia complicata per conciliare aumento del potere d'acquisto, rallentamento della crescita, tagli alle tasse e protezione sociale. 19 miliardi per le imprese, 6 per le famiglie (in realtà sono 3,5). Il deficit è al 2,8%, ma per il governo è all'1,9% gravato da elementi contingenti (sgravi alle imprese che diventano perenni e debito delle ferrovie)
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 25 settembre 2018
Anna Maria Merlo PARIGI
Una grande prova di equilibrismo, per aumentare un po’ il potere d’acquisto: è l’alchimia della finanziaria francese per il 2019, presentata ieri dal governo. Sulla carta, arrivano 6 miliardi alle famiglie (tra taglio alla tassa sulla casa, diminuzione di contributi su salari e straordinari), ma soprattutto 18,8 miliardi per le imprese (stabilizzazione dei vantaggi fiscali del vecchio credito di imposta per l’innovazione e l’occupazione oltre a sgravi di contributi). La filosofia di fondo è quella del «macronismo»: fare in modo che il lavoro paghi. Ma questo programma deve fare i conti con un rallentamento della crescita, prevista solo a +1,7%...