Cultura
Gustando il kulìc nella dacia
Cucine letterarie / 5 Il ricettario sentimentale di Alice Danchokh: «Memorie culinarie di un’infanzia felice». I ricordi di una bambina nutrita a favole e sapori. Come i Pelmeni: «scivolavano nello stomaco senza il tempo di masticarli correttamente»
Olga Borisovna Bogaevskaya, «Il compleanno», 1960
Cucine letterarie / 5 Il ricettario sentimentale di Alice Danchokh: «Memorie culinarie di un’infanzia felice». I ricordi di una bambina nutrita a favole e sapori. Come i Pelmeni: «scivolavano nello stomaco senza il tempo di masticarli correttamente»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 18 agosto 2019
Ode alla cucina tradizionale russa, celebrazione delle sue custodi, le nonne e le zie, ritratto poliedrico di una famiglia e di un paese, ricettario conviviale, Memorie culinarie di un’infanzia felice di Alice Danchokh racconta l’infanzia solare e golosa dell’autrice in un’Unione Sovietica fuori dai clichés della guerra fredda. Nata nel cuore dell’intelligencija moscovita, Alice cresce tra due kommunalki (appartamenti comunitari), quello dei nonni paterni nel quartiere dell’Arbat e quello della madre e della nonna materna, poco lontano dal Cremlino. L’estate parte all’avventura col nonno (che si consacra anima e corpo alla sua educazione tanto da esser soprannominato «il Pestalozzi dell’Arbat»),...