Cultura
L’indagine è servita. A cena con il noir
Cucine letterarie / 13 L’arte culinaria come ricerca della verità. E di mondi affettivi perduti. Poliziesco mediterraneo. Da Montalbán a Camilleri, da Markaris a Izzo: come combattere il crimine in nome del piacere. Del cibo
Daniel Spoerri, «Kichka’s Breakfast I», 1960
Cucine letterarie / 13 L’arte culinaria come ricerca della verità. E di mondi affettivi perduti. Poliziesco mediterraneo. Da Montalbán a Camilleri, da Markaris a Izzo: come combattere il crimine in nome del piacere. Del cibo
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 28 agosto 2019
«Il noir mediterraneo? Ha due caratteristiche, le città e il cibo». Per Petros Markaris non ci sono dubbi: non sono solo gli ingredienti «sociali» a rendere così particolare quella forma del romanzo poliziesco fiorita negli scorsi decenni sulle sponde del Mediterraneo, ma è a tavola che si può misurare davvero il portato di questa piccola rivoluzione letteraria. «La cucina è una componente importante di tutti i romanzi polizieschi mediterranei: un aspetto quasi sconosciuto a quelli americani, inglesi o svedesi. Sono abbastanza stufo di leggere di detective che passano la vita a mangiare panini e bere birra», taglia corto lo scrittore...