Cultura
Le sette divinità di un chicco di riso
Cucine letterarie / 14 Un testo scritto nel XIII secolo, dal titolo «Istruzioni a un cuoco zen». In epoca Kamakura, il grande maestro e monaco Dogen Kigen Zenji racconta del «tenzo», cioè chi prepara i pasti per la comunità
Hakuin Ekaku, «La vecchia donna canta durante la macinatura», particolare di rotolo orizzontale in inchiostro, XVIII secolo
Cucine letterarie / 14 Un testo scritto nel XIII secolo, dal titolo «Istruzioni a un cuoco zen». In epoca Kamakura, il grande maestro e monaco Dogen Kigen Zenji racconta del «tenzo», cioè chi prepara i pasti per la comunità
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 29 agosto 2019
Kome. Riso. Il cibo più semplice e alla base della vita quotidiana, nella lingua giapponese viene comunemente accompagnato dal prefisso onorifico «o»: okome, l’«onorevole riso» e se non bastasse a far capire quanto a questo alimento sia legata la sussistenza e il destino del popolo giapponese da secoli si pensi che il termine gohan, che indica il pasto, – anche in questo caso con la particella onorifica «go» come prefisso: l’«onorevole pasto» – in sostanza indica e coincide con la ciotola di riso bianco. Quella ciotola che si insegna sin da piccoli a ripulire con le bacchette senza lasciare neppure...